Comunicato stampa n.17: Progetto “WiSHES – Wish for Schools’ High Environment-Safeguarding La tutela dei minori e il rapporto con le Istituzioni: un focus sulle norme per la tutela di minori
Si è tenuta nel pomeriggio di giovedì 2 dicembre alle ore 18 la tavola rotonda online organizzata dall’Associazione Onda Gialla nell’ambito delle attività di advocacy del progetto “WiSHES”.
A partire dall’esperienza del “Children Safeguarding Model 2.0”, che nella sua versione aggiornata ha recepito la Legge Regionale n.7 del 5 agosto del 2020 in materia di “Disposizioni relative al sistema integrato di educazione e istruzione per l’infanzia”, l’incontro ha affrontato il tema degli abusi sui minori in relazione alle misure messe in campo dalle Istituzioni per prevenirle e contrastarle.
Per contestualizzare l’importanza dell’impegno delle Istituzioni e per evidenziare l’urgenza di un lavoro sinergico con le realtà che si occupano dell’educazione e della formazione dei minori come luoghi strategici per individuare eventuali casi di abuso e condizioni di disagio dei minori, l’incontro è stato introdotto da un breve resoconto sugli ultimi terribili fatti di cronaca che hanno visto numerosi minori oggetto di maltrattamenti e violenze domestiche, aggravate dalla diffusione in Rete di immagini e video degli accadimenti.
Entrando nel merito della normativa regionale, il dibattito della tavola rotonda si è sviluppato a partire dall’articolo 26 della Legge Regionale in materia di Sistema di prevenzione e tutela delle bambine e dei bambini.
Infatti, perfettamente in linea con le prerogative del progetto “WiSHES” che recepisce l’impianto di Legge, il comma 1 dell’articolo 26 chiarisce come le strutture deputate all’educazione dei minori abbiano l’obbligo di dotarsi di codici di condotta comportamentali per tutelare i minori da abusi e violenze e per poter intervenire in caso di sospette condotte inadeguate ai danni degli stessi:
- I soggetti gestori tutelano le bambine ei bambini dal rischio di abusi, maltrattamenti e condotte inappropriate a parte degli adulti, adottando un sistema di prevenzione e tutela che prevede in particolare: a) il codice di condotta contenente i principi fondamentali da rispettare nel rapporto con le bambine e i bambini da sottoporre alla sottoscrizione di ciascun operatore; b) gli strumenti di segnalazione e risposta da adottare in caso di sospetto di abuso, maltrattamento e condotta inappropriata da parte di adulti nei confronti delle bambine e dei bambini, garantendo la tempestività, l’adeguata risposta e il necessario livello di riservatezza della segnalazione; c) le procedure di valutazione periodica dei rischi di abusi; d) la formazione e l’aggiornamento degli operatori in materia; e) il monitoraggio e la valutazione del sistema di tutela.
A partire da ciò i partner di progetto presenti – Flavia De Luca dell’Associazione Onda Gialla, Veronica Silvi per la LUISS School of Law e Domeico Scaringi della Cooperativa Sociale Nostos – si sono confrontati sul tema con l’Avvocato Lucrezia Colmayer, esperto in Diritto Penale di Famiglia.
Forte della sua esperienza, l’Avvocato Colmayer ha presentato un approfondito focus delicato tema della violenza domestica in relazione alla figura del minore e alle normative vigenti, ponendo l’accento sul tema della violenza assistita in relazione al ruolo determinante esercitato dalla Corte di Cassazione che si è interrogata su come definire il reato assumendo il punto di vista del minore e prendendo in considerazione le ricadute psicologiche sullo stesso.
Ufficio di Scopo Fondi Comunitari
LAZIOcrea S.p.a.